Edificata sulla preesistente Chiesa di Santa Maria del Parco (VII sec), Venne consacrata nel 1106 dal pontefice Pasquale II. Successivamente per allargare il presbiterio ed il coro e per costruire il succorpo, dimora definitiva alle relique di S. Erasmo venne abbattuta l’adiacente chiesa di S. Giovanni Battista ed inglobato il sito in essa. La presenza di stili sovrapposti, romanico , gotico e moresco ne fa un’ opera pregna di poetica magia. Essa è stata arricchita nel tempo con cimeli ed oggetti d’arte: mosaici, statue, stemmi, tele, affreschi, altari marmore e dipinti come, l’ Assunta , il Martirio di Sant’ Erasmo (XII sec ), la Colonna Istoriata del Cero Pasquale (XII – XIV sec). , il Fonte Battesimale -neoclassico, il Cancello in bronzo del XVII sec.- scuola napoletana, la Madonna col Bambino e sette angeli ( XVI sec)ed il Tesoro del Duomo.
Chiesa dell'Annunziata
Parte integrante dell'antica Opera Pia istituita nel 1321 dai cittadini di Gaeta per fini assistenziali, dotata di un complesso ospedaliero tutt’ora esistente, venne costruita con e mantenuta da elargizioni di famiglie facoltose gaetane e dal “ quartuccio “ ( vendita della quarta parte del pesce pescato nella rada ).Nata gotica, è stata consacrata nel 1525, ha subito diverse modifiche, quella più importante è dovuta a Carlo V che, secondo alcuni storiografi locali, per costruire i bastioni fece ruotare l’ asse della chiesa di 90 gradi,. La facciata è seicentesca di stile barocco. Notevoli sono le opere conservate all’interno, il Grande Polittico (XVI sec) attribuito ad Andrea da Salerno, il magnifico Coro in legno intagliato (XVII sec), e le innumerevoli tele tra cui l’ Annunciazione attribuita al Ghirlandaio, la Purificazione e l’Adorazione dei Magi di Sebastiano Conca (1720 ), L’ Adorazione dei Pastori e la Crocifissione di Luca Giordano (1634 – 1705) la Visitazione di Sebastiano Conca ( 1680 – 1764 ), la Madonna col Bambino di Giacinto Brandi (1621 – 1691). Notevole ed imponente è l’Organo con le sue oltre cento canne.
Grotta D'Oro o Cappelletta d'Oro
Annessa ad essa ed accessibile, anche, da una porta esterna, in Via Annunziata, ? la Cappellina d’Oro autentico capolavoro dell’ arte rinascimentale meridionale , con un soffitto a volta a cassettoni dorati ed una serie di dipinti in cui sono narrate le storie di Cristo e di Maria dovute a G. F. Criscuolo (1495 – 1584) pittore nativo di Gaeta e discepolo prediletto di Andrea da Salerno. Ad essi ? stato aggiunto successivamente il dipinto dell’ Immacolata di Scipione Pulzone (1582), pittore gaetano, davanti alla quale sost? in preghiera Pio IX concendo il Dogma dell’ Immacolata Concezione.
Chiesa di San Francesco
In stile neogotico, imitando egregiamente il bel gotico francese, fu costruita da Giacomo Guarinelli per ordine di Ferdinando II, sul pendio di Monte Orlando nel luogo in cui il Santo di Assisi nel 1222 aveva costruito un piccolo romitaggio e dove successivamente fu costruita, a ricordo, una piccola chiesetta. Salendo la imponente e scenografica scala marmo ad essa antistante si arriva davanti al grandioso portale in travertino locale riccamente ornato da decorazione a fogliame e contornato di statue, tra cui spiccano quella dei due Re benefattori e quella di San Francesco benedicente. All’ interno vi sono diverse tele raffiguranti l’ Assunta (1573) di Girolamo Imparato, il Riposo nella fuga in Egitto ( XVII sec) di Francesco Solimena, la Circoncisione e l’ Adorazione dei Magi ( XVI sec ) le Tre Marie e la Crocifissione del ( XIX sec) di autori ignoti.
Santuario della Trinità
( Montagna Spaccata )
Fu fondata dai monaci benedettini prima del X secolo sui ruderi della lussuosa Villa del Console Lucio Munazio Planco ( I sec a. c. ), di cui sono ancora visibili il Criptoportico e cinque cisterne d’ acqua. Presenta la facciata in stile barocco, privata delle statue e dei fregi, di modesto valore architettonico. Degna invece di una accurata visita è la Cappella del Crocifisso ( Montagna Spaccata ) fatta costruire nel XV secolo a circa 36 metri dal livello del mare nel mezzo della falesia. Ad essa si giunge attraversando una scalinata ed un corridoio ai lati del quale vi sono le 14 stazioni delle “ Via Crucis “ in maioliche del 1849 , la Cappelletta detta di S. Filippo Neri, con a dx della porta la Tomba del Generale Begani (1815).
Scendendo lungo la scalinata di accesso alla Cappella si incontrano la Mano del Turco e il Giaciglio di San Filippo Neri. All’ interno della Cappella stessa un Crocifisso in Legno del 1500 ed ai piedi dell’ altare la tomba del Governatore di Gaeta 1721 Pietro Enrico di Pramperio. Una scaletta porta alla sommità della cappella da cui si può avere la visione del mare e la spaccatura in cui essa è costruita e che rivela tutta la sua grandiosa spettacolarità..